Obiettivi. Aggregazione e socializzazione

La legge 285/97 e i successivi Piani dell’Infanzie e Adolescenza promossi dalla Regione del Veneto, hanno posto l’attenzione verso le tematiche della “città dei bambini e delle bambine” in particolare della riqualificazione degli spazi come parchi giochi, cortili scolastici,  e dell’animazione di spazi di vita sociale: piazze, strade e giardini pubblici.

I servizi partono dal presupposto che i bambini/e e i ragazzi/e hanno il diritto di poter giocare e “stare” in spazi strutturati e non e di potersi muovere nel proprio quartiere/paese in autonomia e in sicurezza. Di compagni di gioco si ha sempre bisogno ed essi possono essere adulti, genitori, animatori, così come altri bambini della stessa età. E’ questo che permette di divertirsi e di imparare giocando, particolari abilità e regole del vivere in società.

Il gioco, da un punto di vista pedagogico è la forma più preziosa, perché attiva, creativa e autonoma attraverso la quale i bambini si confrontano con il mondo.

Nei paesi e nei quartieri sono necessari luoghi e situazioni dove si possano trovare compagni di gioco e offrire momenti per far uscire dalla solitudine e dall’isolamento  molti bambini. A ciò contribuiscono anche le occasioni di gioco pubbliche e gli eventi in cui i protagonisti sono i più piccoli.

Le esperienze finora realizzate nei vari comuni, sono state perlopiù positive ma occasionali e non sufficienti a creare una cultura più ampia legata al diritto al gioco e all’uso degli spazi pubblici. In considerazione a ciò, riteniamo fondamentale che progettare la  “città per i bambini e per le bambine”  non sia responsabilità di un solo settore della politica ma sia oggetto trasversale di tutti i settori della pubblica amministrazione, dai servizi sociali all’istruzione, dalla cultura all’ecologia dalle politiche giovanili ai lavori pubblici. Per questo sono necessarie nuove procedure per la politica e l’amministrazione.

Per gli anni 2006 e 2007 si è deciso di rivedere il progetto di “Riqualificazione degli spazi”  focalizzando l’attenzione su queste linee guida:

I servizi socio educativi dell’Ulss 22, in particolare il Servizio Educativo Territoriale (SET) promuovono sul territorio di competenza la cultura del diritto al gioco dei bambini e delle bambine e del diritto di muoversi e giocare nelle città paesi e quartieri in un’ottica di promozione all’agio dei cittadini;

Un progetto  che riesca ad unire trasversalmente più ambiti istituzionali ed amministrativi (scuola , assessorati, servizi);

Una rete territoriale: il progetto dovrebbe collegarsi ad altri progetti, servizi, iniziative del territorio che promuovono il gioco, l’animazione la socializzazione dei bambini, ragazzi e comunità;

Un servizio/progetto flessibile e mobile che dia la possibilità di gioco nelle zone isolate, svantaggiate da un punto di vista delle opportunità degli eventi per bambini/e e ragazzi/e;

Un servizio fruibile ed accessibile a più comuni e realtà territoriali  pubbliche.

A partire da queste considerazioni un gruppo di educatori del SET, in collaborazione con gli operatori della cooperativa sociale Hermete onlus di San Pietro in Cariano, ha elaborato l’idea di realizzare una struttura itinerante come il Ludobus (già molto diffuso in Italia e in Europa)  per diffondere la cultura del gioco e incentivare l’uso degli spazi pubblici (parchi gioco, piazze, frazioni…).

Il gruppo di lavoro è stato formato dai seguenti educatori professionali ed operatori:

Simone Perina (Comune di Negrar), Monica Costa (Comune di Isola della Scala) Serena Luccato (Comune di Sommacampagna), Pelanda Alessia (Comune di Sona), Alberghini Roberta/Donatini Lidia (Comuni di Torri e Brenzone), Visentini Elisa (Comuni di Dolcè-Rivoli -Brentino), Cordioli Elisa  (Comune di Villafranca) e dalla referente dell’azione C.2 del piano infanzia ed Adolescenza “Riqualificazione degli spazi” Paola Gerosa.

2. IL PROGETTO LUDOBULSS 2006-2007

Il Ludobus è una struttura mobile (furgone) utilizzata da un gruppo di animatori/educatori per raggiungere tutti quegli spazi e località,  con idee e giochi e materiali per far vivere ai bambini nuove creative ed educative esperienze di gioco.

Il Ludobus può venire impiegato in molte occasioni, principalmente in spazi pubblici (strade, piazze , parchi, ecc.) scuole (cortili scolastici), feste e manifestazioni , centri aperti e centri estivi, per tutto l’anno.

Il ludobus è un’ animazione ludica aperta, flessibile, discontinua nel tempo e nello spazio, è attrezzato per intervenire con gruppi eterogenei di bambini o ragazzi.

Alle attività del Ludobus si accede gratuitamente e possono partecipare tutti i bambini accompagnati da un adulto che ne ha la responsabilità.

Il ludobus è gestito da personale esperto sia da un punto di vista pedagogico che ludico.

Il progetto “ludobus” non consiste solamente di un veicolo attrezzato , ma anche “carico” di obiettivi educativi con progetti e programmi collegati al lavoro già esistente nel territorio dei servizi-socio educativi.

Il progetto del Ludobus può essere un trampolino di lancio per nuove idee e percorsi come ad esempio  laboratori nelle scuole o nei reparti pediatrici degli ospedali.

3. GESTIONE DEL PROGETTO

La gestione del  progetto è affidata alla cooperativa Sociale Hermete tramite convenzione con l’Azienda Ulss 22.

Per l’anno 2006 usufruiranno del Ludobus alcuni comuni che tramite i loro educatori, hanno partecipato al progetto.

Per garantirti la migliore navigazione possibile questo sito usa cookies.